Quando scappa in ufficio

Oggi il direttore ha mangiato pesante e pertanto ha dovuto fare la cacca in ufficio.

Entrambe le cose non succedono spesso, anzi, quasi mai. Ma questa volta non è riuscito a trattenersi, in entrambi i casi.

Ne approfittiamo subito per ricordarti che hai un alleato formidabile quando vai in bagno: SPUZZA VIA. Bastano 5 spruzzi nel wc prima di liberare l'intestino e grazie al suo effetto barriera, non lascerai nessun odore sgradevole dietro di te.


I PROBLEMI LEGATI ALLA CACCA IN UFFICIO


Naturalmente, ha subito pensato al problema della puzza che poteva lasciare, gli sarebbe dispiaciuto che i suoi dipendenti dovessero sorbirsela. E' una persona molto sensibile agli odori, possiamo dire che non li sopporta proprio. Anche per questo ha smesso di fumare, perché gli dava fastidio il tanfo di nicotina sulle dita. Ma come risolve il problema della puzza quando gli capita di dover fare la cacca in ufficio?


NEWS


Non vogliamo entrare troppo nel dettaglio di quello che ha mangiato, ma, come abbiamo scritto nella newsletter di Natale, mangiare cibi troppo grassi e soprattutto a cui il nostro apparato digerente non è abituato può avere delle conseguenze negative.


Se si mangia troppo e male, l'intestino si fa subito sentire!


DIGRESSIONE: IL RAPPORTO TESTA-APPARATO DIGERENTE


Oltre all’aspetto scatologico, c’è anche quello legato alla concentrazione. Si sa che quando si mangia troppo o in modo pesante, si fa fatica a pensare e a produrre.

Ma perché quando si mangia troppo o in modo pesante pensare e produrre riescono così difficili?


La dispepsia


Semplice: perché l’apparato digerente ha bisogno di ossigeno per lavorare e quindi richiede più sangue. In pratica, dopo aver mangiato abbiamo un po’ sonno perché al nostro cervello arriva meno ossigeno. Non è necessario mangiare chissà che e chissà quanto, come il nostro direttore. Anche se ovviamente il tipo, la quantità e la qualità del cibo hanno la loro incidenza.

A volte capita anche di digerire il sangue.

Se avviene ogni tanto, magari in circostanze particolari, non c’è da preoccuparsi. Al contrario, se è una cosa cronica, si parla di dispepsia ed è meglio consultare il medico.

Questo non è l’unico legame che intercorre tra la “testa” e l’apparato digerente. Sotto il termine “testa” comprendiamo mente, cervello, psiche, eccetera. Non essendo un articolo che tratta di psicologia, neurologia, frenologia o di altre discipline in qualche modo correlate, preferiamo non utilizzare una terminologia specifica.


Tra pancia e testa c'è un rapporto molto stretto


Il secondo cervello


Non ci siamo inventati noi che l’intestino e lo stomaco vengono definiti “il secondo cervello” e adesso ti spieghiamo brevemente il motivo. Anzi, i motivi.

Il primo è che sono dotati di cellule nervose. Il nostro apparato gastrointestinale ha milioni di cellule nervose e fibre neuronali che formano un sistema nervoso autonomo. Questo gli consente di fare le sue mansioni, come secernere i succhi gastrici, senza bisogno del cervello propriamente detto. Decide lui. Se il nostro corpo fosse uno Stato, l’apparato gastrointestinale sarebbe una regione o una provincia autonoma.

Questo permette al cervello vero e proprio di occuparsi di altre faccende.

Ma c’è altro: a tutti sarà capitato si sentire espressioni come “ulcera” nervosa. A molte persone capita di fare più cacca quando sono nervose e spesso non è una cacca normale (a Milano si chiama caghetta). Questo è dovuto al fatto che il sistema enterico è in grado di rielaborare gli stimoli esterni comunicando con il sistema nervoso centrale.

C’è un filo diretto tra il cervello e l’apparato digerente ed è per questo che quando l’intestino soffre, ne subiamo le conseguenze anche a livello emotivo. Non è un caso che una pubblicità dica “il benessere inizia da dentro”, riferendosi proprio all’intestino.

E, viceversa, quando la psiche soffre, abbiamo effetti secondari come la dissenteria, il mal di stomaco, l’ulcera.

L’apparato gastrointestinale è in grado di elaborare le emozioni.

Per fare un esempio, lo stress mentale e i pensieri negativi possono causare l’infiammazione della mucosa intestinale e sono state trovate correlazioni tra depressione e problemi all’intestino. Molte persone quando non riescono a fare la cacca sono più nervose, più irascibili.


L'intestino è il nostro secondo cervello

La serotonina


Questo legame, per fortuna, è anche positivo. Come abbiamo detto prima, il benessere inizia da dentro e questo riguarda anche l’umore. Un intestino sano può rendere più felici.

Gershon, che è colui che ha formulato la teoria dei due cervelli, ha detto che la maggior parte della serotonina viene generata dalle cellule intestinali. Ben il 95%.

La serotonina è un neurotrasmettitore che ci fa stare bene. Il cioccolato contiene serotonina ed è per questo che ci tira su d’umore.


Il cioccolato è una coccola per lo spririto


IL SISTEMA NERVOSO VEGETATIVO


Come abbiamo detto, l’apparato digerente è autonomo. Ma se agisse del tutto autonomamente in ogni momento del giorno (e della notte) e con qualsiasi condizione sarebbe poco economico, in quanto il resto del corpo avrebbe meno energie (vedi il nostro direttore che ha mangiato pesante e non riesce a produrre, anche dopo aver fatto la cacca in ufficio).

Per questo motivo interviene il sistema nervoso vegetativo. Il sistema nervoso autonomo dell’apparato digestivo (nome corretto: enterico) è solo una parte del sistema nervoso vegetativo. Il sistema nervoso autonomo regola le funzioni vitali che il nostro organismo svolge senza che ci prestiamo attenzione. Come il respiro o la circolazione sanguigna. Tra queste c’è anche la digestione. Le azioni che ci accorgiamo e che spesso decidiamo di fare, sono di competenza del sistema nervoso somatico. Ad esempio, alzare un braccio.


Il simpatico


Il sistema nervoso autonomo è suddiviso in tre parti: enterico, simpatico e parasimpatico. Il sistema nervoso simpatico, molto tempo fa, ai tempi delle caverne, regolava le funzioni vitali dei nostri progenitori. Oggi non corriamo gli stessi loro pericoli e allora il sistema nervoso simpatico entra in gioco quando siamo sotto stress, quando dobbiamo fare un esame e così via. Questo processo ha ripercussioni sull’intestino: gli stimoli che arrivano dal sistema nervoso simpatico tolgono energie allo stomaco e all’intestino perché queste energie vengono utilizzate diversamente.

Se prevale lo stress, abbiamo dolori di stomaco, vomito, eccetera. In poche parole, l’apparato digerente non lavora bene perché il sistema simpatico, in caso di stress, gli toglie energie.


Il parasimpatico


Il parasimpatico regola tutte le funzioni in situazioni di normalità. Il tratto digestivo ha il suo sistema nervoso, ma il sistema parasimpatico lo stimola a produrre più succhi gastrici e a fare la cacca più facilmente.

Ai tempi in cui gli uomini vivevano di caccia, sarebbe stato poco efficace.


L’enterico o meta simpatico


L’apparato enterico svolge la maggior parte del lavoro utilizzando il proprio sistema nervoso, il simpatico e il parasimpatico scendono in campo quando c’è bisogno di energia da un’altra parte.

Diventiamo consapevoli delle informazioni elaborate dallo stomaco e dall’intestino solo quando la rielaborazione a livello gastrico ha avuto qualche intoppo e i nervi del nostro sistema nervoso somatico danno un segnale di dolore.

Il sistema nervoso enterico è detto anche metasimpatico.


I "sistemi" di cui siamo fatti


LA FAME


Alcuni ricercatori della Monash University hanno visto che l’ormone che regola l’appetito, che si chiama grelina, riduce l’ansia e aumenta la memoria. Questo ormone ha ricettori in tutto il corpo, anche nel cervello propriamente detto. Produce in noi ansia, che sparisce quando mangiamo.

La grelina ci ha aiutati a evolverci. Se non l’avessimo avuta, avremmo potuto ignorare i sintomi della fame e saremmo morti. Invece, la grelina ci fa sentire i crampi allo stomaco, ci dà la forza per procurarci il cibo, ci fa ricordare dare dove si trova. Questo era vero allora ed è vero adesso, anche se con risposte diverse (non andiamo più a caccia di bufali).

Amélie Nothomb ha scritto un libro intitolato La biografia della fame.


Lo stimolo della fame serve alla sopravvivenza


RIFERIMENTI


Aristotele sosteneva che la sede dell’anima umana è il cuore. Noi usiamo la frase “sentire le farfalle nello stomaco” e di alcuni politici si dice che parlano alla pancia.

Dire che si ama di stomaco è poco romantico ed è una parte di noi poco poetica, ma forse lo Stagirita avrebbe dovuto dire che la sede dell’anima è nello stomaco.


Aristotele


COME FARE LA CACCA IN UFFICIO E NON AVERE PROBLEMI (DI PUZZA)


Ma torniamo da dove eravamo partiti. Come ha fatto il direttore a lasciare il bagno senza imbarazzanri scie di cattivo odore? Semplice, ha usato uno dei nostri Odor Killer prima di accomodarsi sull'asse del gabinetto. In questo modo, la puzza è rimasta imprigionata nella tazza del wc e quando ha tirato lo sciacquone, ha lasciato che il buon profumo di Spuzza Via si spargesse per il bagno.

Ah, poi si è lavato le mani con uno dei nostri saponi.

Usali anche tu, non solo se ti capita di fare la cacca in ufficio.

Commenti (0)

Al momento non ci sono commenti

Nuovo commento

I tuoi dati sono al sicuro
I tuoi dati sono al sicuro
Spedizione gratuita oltre i 29 Euro
Spedizione gratis da 43 €
Politiche per i resi merce
Politiche per i resi merce
Politiche per i resi merce
Programma fedeltà
Spedizione in 24h
Spedizione in 24 ore
Soddisfatti o rimborsati
Soddisfatti o rimborsati