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Sudore, ascella, parto, intestino, inguine, ernia, piedi, petto, amante, divorzio, membro, seno. Sai che cos’hanno in comune queste parole? Sono state tutte colpite dalla censura. Per essere più precisi, non si potevano dire nelle trasmissioni della Rai (fonte).
Naturalmente, tra queste parole ci interessano soprattutto quelle che indicano qualcosa che può avere un odore sgradevole.
La censura della RAI colpiva molte parole riferite al corpo!
Censura e media
La storia della censura è lunga. Sebbene non nasca con l'invenzione della stampa, si può dire che la creazione di Gutenberg contribuì, suo malgrado, a inasprirla molto.
La Chiesa cattolica, infatti, voleva avere il controllo sulle pubblicazioni e decidere che cosa si potesse leggere e che cosa no. Non solo: anche chi poteva leggere cosa era stabilito dalle autorità ecclesiastiche.
Nacque così l'Index Librorum Prohibitorum, l'Indice dei libri proibiti, che è esistito dalla metà del XVI secolo fino al 1966.
L'Indice dei libri proibiti
Anche le altre religioni, comprese le confessioni protestanti, e gli Stati hanno provveduto a censurare ciò che non gradivano.
Le parole censurate della Rai andavano contro la morale comune del tempo, imperniata su valori cattolici e su un certo spiccato senso del pudore.
Un mondo anche un pochino kitsch nell'accezione kunderiana, in cui i cattivi odori, la cacca e le secrezioni corporee non esistono.
Insomma, è come se ci avessero voluto dire: le tue cose disgustose tienile per te perché agli altri non interessano.
Il logo della RAI dal 1954 al 1970 Di Blackcat - Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=72568716
Canzoni, libri e film
C'erano invece canzoni come L'inno del corpo sciolto di Benigni e L’odore di Gaber che rappresentavano l'altro lato di questa cultura. Se vuoi approfondire l'argomento leggi qui.
Al cinema, è rimasta famosa la scena della coprofagia nel film di Pasolini Salò o Le 120 giornate di Sodoma, che fu censurato e sequestrato. Il produttore, Alberto Grimaldi, andò sotto processo. Pasolini era già morto.
I titoli di testa del film
Qualche anno dopo, nel 1989, arrivò la canzone Silos di Elio e le Storie Tese, che parla delle cose schifose che produce il nostro corpo. Ma nel 1989 ormai certi argomenti non facevano più scandaloso.
Mi viene in mente un passo del libro di Amélie Nothomb Né di Eva né di Adamo in cui il suo fidanzato giapponese Rinri vuole mangiare una fonduta senza però il problema della puzza di formaggio o di un gusto non gradito (nella cucina nipponica non ci sono formaggi). Infatti, di questo piatto Rinri ama solo la gestualità e ne cucina uno insapore.
La copertina del libro
La pubblicità e il caso della cantante
Oggi è normale parlare di cacca, di peti, di urina e di puzza in televisione. Però alcune espressioni si preferisce ancora evitarle. Se non altro per una questione di stile.
Infatti, i prodotti che servono a ritrovare l'equilibrio intestinale o la propria regolarità sono quelli che aiutano ad andare in bagno. Sappiamo quanto sia importante che l’intestino funzioni bene per il nostro benessere generale.
Il benessere intestinale è importantissimo per il benessere di tutto il corpo
In questo ambito, i problemi che ci vengono presentati dalle pubblicità riguardano la stitichezza e la diarrea.
Un altro tabù duro a morire è quello legato non tanto alle donne e alla cacca, ma alle donne e ai peti.
Non troppo tempo fa è uscita la notizia di una cantante brasiliana, Viviane de Queiroz Pereira, che è finita all'ospedale per colpa dell’accumulo di gas nell'intestino. Infatti, si era trattenuta dall'espellerlo per non fare una brutta figura davanti al fidanzato. Ha invitato le altre ragazze a non imitarla (leggi l'articolo).
Il suo profilo instagram ha più di 15 milioni di follower! https://instagram.com/pocah?igshid=YmMyMTA2M2Y=
Spuzza Via censura la puzza
A noi di Spuzza Via, la censura non piace soprattutto se è calata dall'alto ed è imposta. Preferiamo che ognuno si regoli secondo i suoi principi e la sua educazione .
Però condividiamo una cosa: i cattivi odori dovrebbero riguardare solo la persona che li produce. Non ci sembra carino che quelli che le stanno intorno, o che ci convivono, debbano subirli.
A noi piace vivere in un mondo profumato, o almeno senza puzza.
Per questo abbiamo ideato alcuni prodotti che lottano efficacemente contro gli odori sgradevoli.
Spuzza Via è lo spray da usare prima di liberare l'intestino. Si spruzza direttamente nel wc e impedisce al tanfo di uscire dalla tazza. Niente odore per te, per chi usa il bagno dopo di te e come piacevole effetto collaterale: niente più imbarazzo!
Se li provi, ti chiedi come hai fatto a vivere senza!
Salvascarpe è il deodorante potente e naturale contro il cattivo odore che si annida nelle scarpe. Non solo lo fa scomparire, ma ne previene anche la formazione!
Implacabile contro il cattivo odore delle scarpe!
Tra i prodotti per il corpo trovi i saponi artigianali, il sapone di Marsiglia, i frizzanti da bagno, da doccia e quelli a forma di uovo e tante altre cose utili e originali.
Questi sono solo alcuni dei prodotti per il corpo che trovi su www.spuzzavia.it
Tutti questi prodotti sono atossici, vegan, rispettosi dell'ambiente.
Un mondo più profumato sì, ma anche più green e che non nuoce agli animali.
Ecco, sulle scene dei maltrattamenti che li riguardano andrebbe sì applicata la censura.
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